Monte Sobuccio (Sobutsch)


Lunghezza: 12,7 Km
Dislivello: 923 m.
Tempo in movimento: 4h10
Altitudine max: 2489 m.
Difficoltà: facile

Una facile e splendida escursione con soleggiati panorami sul gruppo delle Odle, sulla val di Funes e la val Badia. Partiamo da malga Zannes 1.679 m in val di Funes e seguendo i sentieri 33 e 31 arriviamo a malga Kaserill 1.936 m. (50').
Proseguendo ora sul 32 giungiamo nei pressi di malga Gampen e superato un ripido ma breve tratto raggiungiamo il rifugio Genova 2.303 m. dove ci fermiamo per una meritata sosta (1h). Ripartiamo verso il vicino Passo Poma 2340 m  e raggiungiamo il soprastante Col di Poma 2.422 m, splendido balcone panoramico che si affaccia sulla val di Funes e sulle Odle (30'). Ritorniamo a passo Poma e seguiamo verso sud l'Alta Via delle Dolomiti n.2. Superato il versante est del Bronsoi intercettiamo, nei pressi di un punto panoramico, una traccia che risale la lunga cresta prativa che divide, con un salto roccioso, la val di Longiarù dalla val di Funes. Risalendola in breve raggiungiamo cima Sobuccio (Sobustch) 2486 m. (55'). La cima non appare su tutte le carte geografiche e manca una segnaletica ma la traccia è ben visibile.
Dal pulpito erboso proteso sulla valle si gode una vista mozzafiato su tutta la val di Funes, le Odle, le Odle di Eores, il Sas de Putia, la val di Longiarù, la val Badia e in lontananza le Dolomiti di Fanes. Continuiamo per un po' sulla traccia di cresta che scende gradatamente passando sotto cima Medalges 2454 m. e arriviamo alla Forcella San Zenon 2293 m. (30')
Da lì imbocchiamo il sentiero di ritorno 6 (33 sulla Kompass) che scende in una valle a fianco delle Odle sino a malga Tschantschenon 1928 m. Da lì proseguendo nel bosco sul 35A facciamo ritorno a malga Zannes (1h30)



Come arrivare: si esce dal A22 al casello di Chiusa-Val Gardena e si seguono le indicazioni per la val di Funes. Raggiunta Santa Magdalena si continua seguendo le indicazioni per malga Zannes. Parcheggio a pagamento


Il nostro parcheggio si trova dietro questo bar ma ce n'è uno più grande nei pressi di malga Zannes


A malga Zannes (Zanser Alm) una luce dorata illumina le Odle e parte della foresta. Dopo aver posteggiato prendiamo il sentiero 33 che si inoltra nel bosco ancora in ombra


I sentieri 33 e poi 31 ci portano a seguire una forestale che risale un vallone 


Sulla destra sopra il bosco si scorgono le Odle di Eores


Da qui seguiamo il sentiero 32 per malga Kaserill. Sullo sfondo il Col di Poma e a destra il rifugio Genova



 Attraversiamo il rio Caseril, ora in secca


Raggiungiamo malga Kaserill 


Malga Kaserill



Proseguiamo sul sentiero 32. Le Odle stendono ancora lunghe ombre sui ghiaioni mentre la foresta e i pascoli sono illuminati da una luce radente


Il nostro sentiero passa nelle vicinanze di malga Gampen


Il sentiero esce dal bosco e si inerpica su un versante prativo


Arriviamo ad un incrocio e guardiamo a ritroso il sentiero percorso. Ci mancano ancora 400 m.


Il sentiero 32 arriva ai piedi del Rifugio Genova (Schlüterhütte) 2306 m. Fin qui abbiamo superato un dislivello di circa 600 m.


Il Genova è un bel rifugio molto frequentato, infatti vi passano l'Alta Via delle Dolomiti 2 e il sentiero che collega Monaco a Venezia. Il caffè ci è servito da una gentile cameriera vestita in costume tirolese


La segnaletica presente al rifugio


Una breve salita ci porta al Passo Poma, crocevia di sentieri e da lì prendiamo a sinistra una traccia diretta al Col di Poma


Sul passo si trova una recente opera di un artista spagnolo


Passo Poma 2340 m. e il sentiero verso il Col di Poma


Le Odle di Eores. L'Alta Via Günther Messner le percorre in cresta in tutta la loro lunghezza. L'elevazione più alta è cima Tullen 2653 m.


Il Sobuccio, la nostra prossima meta, è ora posto proprio di fronte a noi. Sullo sfondo il gruppo del Puez


Sul Col di Poma 2422 m. c'è una grande croce a tre bracci, frequente in Alto Adige. Il panorama sulle Odle e la val di Funes è strepitoso ma lo sguardo può andare molto più lontano. Qui ci ero arrivato durante un'escursione con le ciaspole


Ritorniamo a Passo Poma


Da Passo Poma imbocchiamo l'Alta Via delle Dolomiti 2, contraddistinta da un triangolo rosso al cui interno è dipinto un 2. L'Alta Via parte da Bressanone e in 13 tappe arriva fino a Feltre nel Bellunese. Il rifugio Genova serve da punto di appoggio tra la seconda e terza tappa. Sullo sfondo il monte Bronsoi


Uno sguardo al sentiero percorso. Dopo aver aggirato il Bronsoi il sentiero in leggera salita arriva ad una curva piuttosto pronunciata dove si trova un punto panoramico sulla val Longiarù e sulla val Badia


Da qui parte la traccia che risale il prato fino a raggiungere la cresta e da lì si sposta verso sud. Il Sobuccio è la seconda cima visibile


Dopo un ultimo strappo raggiungiamo l'aerea cima del Sobuccio 2486 m, a strapiombo sulla Val di Funes. La vista da qui ripaga ampiamente della fatica. Quello che si vede in basso è il sentiero 35 che sale da malga Gampen al rifugio Genova. A destra le Odle di Eores 


Verso est in primo piano il Bronsoi e Passo Poma, sullo sfondo le Odle di Eores e la mole del Sass de Putia 2875 n.


Il rifugio Genova e il Sass de Putia


L'alta Val di Funes. In basso malga Gampen


La traccia segue il profilo di cresta per un po' e poi inizia a scendere. Da sinistra il Piz Duleda, la Forcella de la Roa, la Cresta di Longiarù, il Sas da L'Ega, la Furchetta, il Sass Rigais 


L'impressione è quella di trovarsi su una gigantesca onda pietrificata. La cresta fa da spartiacque tra la val di Longiarù e la val di Funes. Cima Medalges, un pò più bassa del Sobuccio, si trova in fondo alla cresta e il sentiero in discesa ci passa sotto


Il Sobuccio da un'altra prospettiva


La soleggiata val di Longiarù scende sotto il gruppo del Puez. Sullo sfondo le dolomiti di Fanes e le Conturines


Nella discesa il sentiero si perde spesso nell'erba ma la direzione è intuitiva verso la sottostante Forcella di San Zenon


Alla Forcella di San Zenon ritroviamo l'Alta Via e il nostro sentiero per il ritorno



Il sentiero 6 (33 sulla carta Kompass) porta a malga Tschantschenon.  E' quello che prenderemo per il ritorno


Scendiamo in un vallone tra prati e roccette sotto le imponenti pareti delle Odle. Sullo sfondo il Piz Duleda e la Forcella de la Roa


La diverse torri che compongono le Odle (termine ladino che significa "aghi" per via della forma appuntita di molte cime del gruppo) da questa prospettiva risultano schiacciate in un unico grande massiccio roccioso


Il sentiero dapprima ripido perdendo quota si addolcisce


I boschi, in inverno spesso minacciati dalle valanghe, arrivano fin sotto i grandi depositi detritici. A destra i pascoli di malga Glatsch. Sullo sfondo l'Alpe di Rasciesa


Uno sguardo sul percorso fatto. Siamo quasi arrivati a malga Tschantschenon


Molti abeti preferiscono crescere aggrappandosi con le radici ad una roccia che diventa tutt'uno con la pianta

 Magiche Odle. Da sinistra il Campiller Turm, il Wasserstuhl, il Sass da l'Ega, l'Odla di Valdusa, la Furchetta e il Sass Rigais


Superata la malga il sentiero attraversa un ponticello sul rio San Zenon


Continuiamo la discesa sul 35a (carta Kompass) che è una forestale diretta a malga Zannes. In alternativa al 35A si può scegliere di continuare sul sentiero 6 che costeggia  sulla destra il rio San Zenon 


Usciamo dal bosco in vista di malga Zannes


Malga Zannes. Non ci resta che attraversare il grande parking per ritrovare il
 bar e il nostro piccolo parcheggio. 

Escursione effettuata il 10/9/2021

Scarica la traccia gps da Wikiloc

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